Sono passati otto anni dalla sua morte, ed oggi Parigi ha deciso di rendergli omaggio con la prima grande retrospettiva al mondo dedicata alle sue opere, fra le quali mancano solamente i collage. Lui è Helmut Newton, il grande fotografo australiano di origine tedesca che con i suoi scatti a partire dagli anni Sessanta ha rotto i soliti tabù.
La mostra, al Grand Palais di Parigi fino al 18 giugno, ospita una retrospettiva che ritraccia con 240 foto i sessant’anni di carriera fotografica di Newton. Noto come fotografo di moda, di nudi e di attrici, Newton ha rotto le convenzioni del tempo con fotografie provocatorie in bianco e nero cariche di erotismo e di feticismo. La sua visione realistica e cruda, attraverso la sua opera scandalosa e a volte anche scioccante, ha cambiato il modo di vedere le cose, sia nell’arte che nella fotografia. I suoi scatti hanno illustrato con un tocco d’ironia il denaro, il potere, il lusso, della società decadente che aveva sotto gli occhi.
L’esposizione di Parigi, dove Newton ha vissuto a lungo lavorando per l’edizione francese di Vogue, è curata dalla moglie June Brown, anche lei fotografa con il nome d’arte Alice Springs. Come abbiamo detto sono 250 gli scatti visibili, per la maggior parte stampe originali. Esse rivelano i maggiori temi della sua carriera, dalla moda, ai nudi ai ritratti. Tante le celebrità ritratte da Newton, da Monica Bellucci a Claudia Schiffer. La mostra riserva una sfilata di ritratti celebri, come quelli di Margareth Thatcher e Catherine Deneuve. Si scopre anche qualche foto poco nota, accanto a nudi celebri e a scarpe, a cui Newton rivolgeva un’attenzione particolare. La mostra è visitabile tutti i giorni, escluso il martedì.
