Come abitavamo? E come abitiamo oggi? A queste domande risponde la mostra “La casa degli italiani dal 1861 al 2011”, a FieraMilano City fino al 22 aprile. Sponsorizza l’evento AD, Architectural Digest, il mensile di Condè Nast dedicato all’architettura, all’arredamento e al design, che celebra i suoi 30 anni ripercorrendo l’evoluzione del gusto dell’abitare in 150 anni di storia italiana.
L’occasione è naturalmente anche quella del Salone del Mobile di Milano per questa esposizione multimediale e interattiva che si sviluppa su 4.000 metri quadri. Un appassionante itinerario che racconta per tappe significanti e oggetti iconici la trasformazione della nostra storia abitativa lungo un secolo e mezzo di storia del nostro Paese, dall’Unificazione ad oggi. Una lunghissima parete nera è stata abbellita con più di 200 fotografie di interni per un percorso ideale che va dall’Ottocento all’era di Internet, passando per l’età di Giolitti, il ventennio fascista, la Ricostruzione ed il boom economico, arrivando agli anni della crisi e a quelli del consumismo.
Saranno ben 76 le aziende che esporranno i loro prodotti, tutte legate alla storia dell’abitare italiano. Ecco che vi troverete di fronte a servizi da tavola, computer, radio, telefoni, i più vari suppellettili, in poche parole tutti quegli oggetti di design che hanno contribuito a plasmare la vita quotidiana di tutte queste epoche storiche. Ma abbiamo detto che questa mostra è anche multimediale e interattiva: sono stati allestiti due spazi-cinema che proietteranno video e frammenti di film in cui la casa emerge come protagonista dello spirito dei tempi, e anche sei “stanze magiche”, in cui ci si ritroverà a camminare nell’immagine della casa.
Interessante anche “la casa del futuro”, un allestimento che mostrerà la possibile evoluzione dell’abitare nel tempo che verrà e lo spazio dedicato alle reciproche influenze tra moda e design, dove tessuti d’arredo verranno trasformati in veri e propri abiti su 12 manichini. Il grande foyer centrale invece ospiterà immagini tratte dalle edizioni internazionali di AD, per dare uno sguardo anche sul gusto estetico di altri Paesi. L’ingresso è gratuito.