Venezia cambia e vuole diventare altro, non perdendo la sua vocazione di città di cultura. Le città che si modernizzano rimanendo fedeli ai valori culturali del proprio territorio: è questa l’idea che si vuole lanciare, proponendo Venezia e tutto il Nord Est a capitale europea della cultura per il 2019.
Un’idea di città dove l’antico e il nuovo convivono: una città policentrica, che sa ridisegnarsi ogni volta intorno a valori nuovi, difendendo strenuamente i vecchi.
Per sostenere la candidatura di Venezia, si deve creare una reta tra i vari attori del territorio: questa l’idea di base. Le imprese del territorio devono saper competere su cala globale. Venezia capitale della cultura: un progetto a cui si deve iniziare già da adesso a dare sostanza. E si è parlato proprio di questo nel corso della presentazione del Festival delle Città impresa che si terrà dal 27 aprile al 1 maggio 2011.
Un Festival incentrato sulla necessità di modernizzare le città, in modo da mettere in rete la tradizione culturale dell’Italia. Far viaggiare le idee: con una rete infrastrutturale molto ricca e con una modernizzazione delle città attraverso la diffusione della banda larga.
Incontri eccellenti nel corso del Festival: quello con il fondatore di Twitter, il direttore dell’Economist John Micklethwait. Molti ospiti illustri del mondo dell’economia e della cultura: Fabrizio Palenzona, Matteo Marzotto a Andrea Tomat, Boris Pahor e Pedreg Matvejevich.
La crescita economica deve andare di pari passo con quella tecnologica e culturale: questa l’idea che è alla base del Festival. Un modo per discutere di come vada ridisegnato il paesaggio in vista delle mutate esigenze di vita.