E dalla città che crea tendenze, la stupenda Milano ecco per voi una mostra tutta particolare: cavatappi, grattugie, colini e altri oggetti comuni, trovati nei mercati rionali, trasformati in piccole opere d’arte.
L’arte trasfigura e trasforma, l’arte ha una forza esternatrice, che si “abbatte” anche sugli oggetti più comuni, se sono lavorati da mani di artisti sapienti.
Mi viene in mente la stupenda poesia di Bertold Brecht che spiegava come tra tutti gli oggetti, erano quelli usati ad essere i più amati, perché nascondevano la vita. In questa mostra invece, a questi oggetti si da una nuova vita. Da semplici e banali utensili, si vestono d’arte, acquisiscono una propria identità, sembrando persone. A ciò che ha un origine inanimata si regala dunque un’anima, che parla ai cuori che sanno comprendere cosa sia l’arte contemporanea.
La Mostra esposta a Milano presso la Galleria Cordazzocontemporaneo, fino al 26 Febbraio 2011, è un viaggio attraverso gli oggetti comuni, che hanno una vita propria, oltre l’uso quotidiano che se ne fa.
L’ artista utilizza i materiali poveri, per creare oggetti ricchissimi: pregni di una vitalità e un afflato senza pari. Oggetti che sembrano persone, che vivono e comunicano. Tutto l’eco dell’arte Pop, con la sua ricchezza e innovazione, questo ritroviamo negli oggetti di Barina.
Uno sguardo che ha del magico e religioso. Un’ arte che ricorda le statuette votive dei popoli antichi, nate per simboleggiare sacrificio e regalo. Un viaggio tra la potenza espressiva dell’arte africana e simboli di quella orientale. Tutte le informazioni sul sito www.cordazzocontemporaneo.it