La notizia è ormai ufficiale e non è di quelle positive, ma purtroppo bisogna darne conto: il Parco delle Cinque Terre è in seria crisi. Si parla di debiti e di forti problemi finanziari tanto che ieri le Ferrovie dello Stato hanno sospeso l’erogazione dei biglietti in vendita presso i point della Stazione delle Cinque Terre e gestiti direttamente dall’Ente Parco.
Sembrava un momento di rinascita per l’Ente che gestisce una delle aree più belle del mondo: il Parco delle Cinque Terre, angolo di paradiso. Nel 2005 era stato inaugurato il treno del Parco, con un accordo tra l’amministratore FS Elio Catania e Franco Bonanini.
Il Presidente definito il “Faraone” è in carcere per avere gestito in modo troppo “audace” il Parco vero e proprio gioiello, fatto di borghi intoccabili, a picco sul mare. Rocce aspre e approdi difficili lo caratterizzano.
L’accusa è quella di truffa ai danni dello Stato e associazione a delinquere: in questo caos, il debito con le Ferrovie dello Stato è salito ad un milione di euro. Cresce la preoccupazione dei circa 200 giovani, che in seguito a questo terremoto, temono di perdere il posto di lavoro.
Un tesoro inestimabile, patrimonio dell’Unesco a rischio fallimento, con la probabilità che saltino anche i posti di lavoro. Le Cinque Terre sono un’oasi felice, un territorio che ha dato la serenità lavorativa a molte persone e che deve essere salvato.
Il rischio è quello di un effetto domino, che potrebbe arrecare gravi danni all’Ente Parco e al territorio.
La speranza è che questa struttura venga aiutata a crescere, garantendo sviluppo e promozione culturale ad un luogo meraviglioso.