La grande azienda Tirrenia è in crisi, si rischia infatti la paralisi della flotta e siccome è previsto uno sciopero per il 30 e 31 agosto, saranno moltissimi i problemi per i turisti.
Un momento delicato, quello di fine agosto, in cui è previsto il contro esodo dei milioni di italiani in vacanza.
La Tirrenia non ha più soldi per pagare gli stipendi di 4 mila marittimi, l’azienda ha debiti per 646,6 milioni di euro e una luquidità pari a “zero”, per cui la situazione si profila come molto grave.
E’ prevista la precettazione per i lavoratori, ma i dipendenti sono intenzionati a non rispettarla, vista la gravità del contesto.
Lo sciopero potrebbe causare molti problemi, visto che solo sulla nave Bithia e Clodia per lunedì 30 e martedì 31 sono prenotati già 4 mila di passeggeri.
I sindacati chiedono un tavolo con il governo, al fine di evitare i gravi problemi dello sciopero: l’unico modo per bloccarlo è un incontro con i governanti, commissario, azienda e lavoratori.
La Tirrenia e la Siremar garantiscono i collegamenti tra l’Italia continentale e le isole maggiori, durante tutto l’arco dell’anno e tra la Sicilia e le sue isole minori.
Si rischia la paralisi dunque e gravi disagi per i turisti di ritorno dalle vacanze estive. Il portavoce dell’Idv ritiene assurdo che migliaia di lavoratori non abbiano ricevuto risposta: l’unico segnale è quello del differimento o precettazione, per costringerli a rimandare lo sciopero.
Un’estate caldissima per i marittimi, oltre alla minaccia degli scioperi dei dipendenti della Tirrenia, pende sui malcapitati turisti, anche la spada di Damocle della protesta dei portuali.
Speriamo si possa trovare un accordo: noi di risparmioinviaggio vi terremo informati su eventuali sviluppi.