Confesercenti lancia ancora un altro allarme , evidenziando come gli ultimi dati risultati dall’indagine dell’Istat confermino tutti i dubbi e le preoccupazioni espresse qualche tempo fa da Assoturismo.
Il vero nodo da sciogliere per questo settore, fondamentale per l’economia nostrana, è il modo in cui proseguire questo 2010, visti i dati di gennaio e, soprattutto, di evitare un’ulteriore flessione rispetto allo scorso anno.
Il governo ha annunciato un pacchetto di incentivi sia per quanto riguarda il turismo che per altri settori, come quello della casa, o alle infrastrutture nautiche, che entreranno in vigore da fine febbraio fino al 30 giugno.
Durata brevissima quindi, in modo da incentivare i consumi, promuovendo il settore turistico e rispettando l’ambiente.
Confesercenti rimane però con un pensiero ben preciso: serve un adeguamento della disciplina normativa del settore turistico: bisogna innanzitutto metter mano al regime fiscale per le imprese, che ovviamente fanno fatica, ancora di più, in questo periodo post-crisi, rivedendo verso il basso anche gli studi di settori.
Secondo Confesercenti la soluzione, sulla scia di quanto fatto da Francia e Germania, potrebbe e dovrebbe essere una forte riduzione delle aliquote.