E’ stata inaugurata ieri, mercoledì 26 settembre, la mostra “L’Aquila prima e dopo. Fotografie di Gianni Berengo Gardin” presso il Museo di Roma in Trastevere, dove rimarrà fino al prossimo 11 novembre. La città dell’Aquila prima e dopo il terremoto, in un percorso espositivo che presenta la toccante testimonianza di un grande maestro della fotografia a tre anni dalla tragedia del 6 aprile 2009.
Il rapporto tra Gianni Berengo Gardin e L’Aquila risale a 16 anni fa, quando il fotografo aveva immortalato il calore della gente e la straordinaria architettura della città. Dopo anni di lavoro sul posto, il fotografo è tornato per testimoniare con le proprie fotografie lo stato in cui è ridotta, dopo il terremoto, una città bloccata e ferita, con un centro storico trafitto da impalcature, nascosto da teli e travi, strade una volta brulicanti di suoni e di vita, ora deserte.
“La cosa più impressionante”, racconta il fotografo è “il silenzio che c’è per le strade. Non passa nessuno; non c’è nessuno. Non ci sono i bambini che giocano, le donne che fanno la spesa, la gente che va in ufficio. C’erano solo quattro cani abbandonati che giravano. E io, che sono abbastanza vecchio, ricordo a Roma com’era San Lorenzo dopo il bombardamento degli americani. Avevo 14 anni ed era la stessa cosa. I cani randagi che giravano abbandonati per la città, le case puntellate e questo silenzio di morte”. Accompagna la mostra un volume pubblicato da Contrasto e One Group.
Il museo è aperto dal martedì alla domenica e il biglietto d’ingresso è intero di 6.50 euro, mentre ridotto di 5.50 euro. Sabato 6 ottobre, per la “Notte dei Musei” il museo sarà aperto a ingresso gratuito dalle ore 20.00 alle 02.00 (ultimo ingresso alle ore 01.00)