Vi avevamo già parlato di questo evento, un appuntamento per molti imperdibile. Ed ora finalmente l’attesa è finita. Palazzo Blu di Pisa apre le sue porte, fino al 3 febbraio 2013, all’arte di Wassily Kandinsky. Si intitola “Dalla Russia all’Europa” il viaggio che porta il padre dell’astrattismo dal suo periodo russo all’Europa.
I capolavori di Kandinsky, provenienti dal museo di San Pietroburgo e da altre importanti istituzioni pubbliche russe, oltre che dallo Schoenberg Center, dal Centre Pompidou di Parigi e da collezioni private, ricostruiscono la storia e le origini della sua arte e sono messi a confronto con i dipinti di altri membri dell’avanguardia tedesca e russa di inizio ‘900 (Gabriele Munter, Alexej Jawlensky, Marianne Werefkin e Arnold Schoenberg) e con manufatti dell’arte popolare russa, in un itinerario che idealmente conduce appunto dalla Russia presovietica all’Europa di inizio Novecento.
La mostra, aperta da una affascinante e sorprendente sezione dedicata alle radici visive e concettuali dell’opera del maestro russo con rari oggetti appartenenti alla tradizione dello sciamanesimo raccolti negli stessi anni in cui Kandinsky li appuntava sui suoi taccuini, e da coloratissimi oggetti della tradizione folclorica russa, guiderà il visitatore dai suoi primi dipinti nati in atmosfera simbolista, alle opere del periodo di Murnau , fino alle grandi tele dei pochi anni in cui Kandinsky divenne il punto di unione fra le avanguardie occidentali, raccolte intorno a Der Blaue Reiter, e i maggiori protagonisti dell’avanguardia russa, per arrivare ai capolavori del periodo finale della sua permanenza in Russia, impegnato nella costruzione di un sistema vasto di musei, ma violentemente avversato dai sostenitori delle avanguardie più radicali, in particolare dai costruttivisti.
La mostra è ideata e curata da Eugenia Petrova, direttrice aggiunta del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, in collaborazione con Claudia Beltramo Ceppi. Un’occasione imperdibile per scoprire l’uomo che l’amico Franz Marc definì “capace di rovesciare le montagne”.