Fino al 30 settembre il Complesso del Vittoriano di Roma ospiterà la mostra Julio Larraz. Si tratta di una mostra antologica, curata da Luca Betrice e visitabile gratuitamente, sull’artista cubano che ha lasciato il suo paese giovanissimo e ha percorso le tappe del suo percorso artistico all’estero.
L’esposizione vuole far conoscere l’universo pittorico dell’artista cubano attraverso circa cento opere tra olii su tela, disegni, acquarelli e alcune sculture che richiamano principalmente il suo amore sempre vivo per la terra natia malgrado la sua carriera di artista si sia sviluppata totalmente negli Stati Uniti. In questa antologica, la piu’ completa mai realizzata in Italia, non viene celebrata solo la sua arte parodistica e grottesca, figlia di quell’esperienza da caricaturista che contraddistingue la prima parte della sua carriera, ma l’intera sua pittura nella quale si mescolano aspetti differenti.
La politica è uno dei temi della pittura dell’artista cubano, un tema interpretato con sottile, ironica levità, ponendo gli uomini che detengono il potere, che sia quello politico o economico, in un ambiente immaginario ma potentemente evocativo. Il potere è associato al sesso esibito delle donne come una merce, come nelle due tele de El Supremo in casa de Juana (2001-2004), Senator for Life (2001). le donne sono molto presenti nei dipinti di Larraz, il loro corpo è morbido e sensuale, la pittura esalta la loro femminilità. Il circo è un altro dei soggetti amati dall’artista cubano, insieme alla sua Cuba. E non mancano citazioni di altri artisti amati, come le nature morte di Caravaggio.
Ma nessuno meglio dello stesso pittore può descrivere la sua arte :”Io dipingo ciò che mi interessa, né per la critica né per il pubblico. Un artista deve essere autentico, svelare e denunciare al mondo la verità e le ingiustizie. Il dovere di ogni pittore è informare”.