Fino al primo luglio, nelle splendide sale di Palazzo Grimani a Venezia, sarà possibile visitare “Canaletto. Il Quaderno veneziano”, la mostra dedicata al celebre Quaderno di schizzi di Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto. L’esposizione, curata dal direttore del gabinetto dei Disegni dell’Accademia, Annalisa Perissa Torrini, mostra per la prima volta questo prezioso volume.
Il Quaderno in questione si può considerare un unicum nella storia dell’arte del Settecento. Esso è composto da sette fascicoli, rilegati solo nell’Ottocento. Ciascun fascicolo racconta il percorso creativo del grande maestro veneziano. La particolarità del volume è proprio che illustra il modus operandi dell’artista: ci sono le annotazioni sui materiali, i colori e i luoghi ritratti, le correzioni e le abrasioni, lo studio delle tecniche e del tipo di carta, i cambi di inchiostro e di penna.
Insieme al Quaderno sono esposti otto fogli, tra cui il cosiddetto “scarabotto” con il Canal Grande di fronte alla Salute e il Traghetto di San Moisé, della raccolta delle Gallerie, sette fogli della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Trieste, sette fogli poco noti di collezione privata italiana di provenienza Corniani- Algarotti, il foglio della Fondazione Cini e quello del Museo Correr di Venezia. Importanti dipinti di collezioni pubbliche e private mostrano poi la realizzazione pittorica di alcuni disegni esposti in mostra: capolavori delle Gallerie dell’Accademia, di Ca’ Rezzonico, degli Uffizi, di Castello Sforzesco e di importanti collezioni private italiane, mentre alcune incisioni, di Visentini e di Smith, documentano l’importanza delle stampe sia nell’iter creativo dell’artista che nella diffusione della sua opera.
Il progetto di allestimento, curato da Annunziata Genchi, comprende supporti audiovisivi e multimediali didattici. Tra questi, una riproduzione digitale del Quaderno che permetterà al visitatore di sfogliare virtualmente tutte le pagine del prezioso codice, mentre diversi filmati mostrano l’utilizzo e le finalità della camera ottica, i modi di fascicolazione del volume e le tecniche grafiche di esecuzione, un filmato in 3D con il confronto tra i disegni e i dipinti e un altro sul funzionamento della camera ottica. Inoltre, in collaborazione con il Musée Maillol di Parigi, è stato realizzato un modello di camera ottica, dove il visitatore può guardare le “vedute” come faceva lo stesso Canaletto.