Dopo tre anni di lavori e ventisettemila euro investiti, la città di Pisa ha una nuova piazzetta dedicata a Keith Haring. Si tratta dello spazio ormai ex largo Zandonai, situato dietro alla chiesa di Sant’Antonio Abate. Proprio sulla parete esterna dell’edificio di culto, l’artista statunitense realizzò nel 1989 il murale Tuttomondo.
Ad oltre vent’anni di distanza dall’opera, si è deciso di intervenire a sua tutela attraverso un restauro conservativo, nonchè con una riqualificazione dell’intera piazzetta in cui campeggia il grande e coloratissimo dipinto. Tuttomondo nasce in maniera del tutto fortuita, in seguito all’incontro a New York del famoso writer con uno studente di Pisa. Da qui Haring decise che sarebbe volato in Italia, per l’appunto a Pisa, per lasciare il segno della sua arte. Era il giugno del 1989 quando in una sola settimana, grazie anche alla collaborazione di un gruppo di studenti ed artigiani di un’azienda di vernici della zona, diede vita al suo murale.
Sono trenta le figure che compongono il dipinto, trenta sagome di diversi colori, concatenate ed incastrate le une con le altre, a testimoniare la pace universale. Un messaggio che ben si addice alla parete di una chiesa. Tuttomondo è tra le più celebri opere di Haring, l’unica ad essere pensata come opera permanente, nonché l’ultimo lavoro pubblico della sua carriera. I lavori di restauro, iniziati nel 2011 sotto la guida di Salvatore Settis, hanno restituito al murale i suoi colori originali. Inoltre, i cittadini possono ora godere non solo di un murale tornato a nuova vita ma anche di una piazzetta nuova, dotata dell’opportuna illuminazione, panchine e un’area giochi per i bambini.