Ancona e Firenze: quando l’arte si tocca con mano

Ancona e Firenze, due belle città che al momento hanno qualcosa  in comune. Cosa? Entrambe ospitano nei loro musei dei progetti molto interessanti, ovvero dei percorsi tattili dedicati ai non vedenti. Ma naturalmente le esposizioni sono aperte a tutti, allo scopo di aprire i musei ad un pubblico più ampio e vario possibile.

Avete ancora un mese di tempo per poter ammirare dal vivo le sculture del Louvre di Parigi senza uscire dall’Italia. Fino al 30 aprile sono in mostra al Museo Tattile Omero di Ancona con l’esposizione dal titolo Le muovement sculpté- Il movimento scolpito. Come abbiamo annunciato, l’obiettivo è quello di fornire una nuova esperienza sensoriale anche al pubblico diversamente abile, al fine di aumentarne l’interesse e la conoscenza verso la storia dell’arte. Diciotto le opere che provengono dal museo parigino. Tra le copie celebri presenti vanno ricordate la Nike di Samotracia, la Danzatrice, Diana, Dedalo e Icaro, l’Amazzone. Si tratta di pezzi di grande valore, reduci da un tour di successo in Asia. Filo conduttore la rappresentazione del movimento nei suoi diversi aspetti: lo sforzo, la danza,  la corsa, il volo, la caduta.

Stesso discorso per gli Uffizi di Firenze, dove addirittura le opere da toccare sono degli originali. Da ammirare una serie di statue appartenenti alla storica coillezione dei Medici come il Cupido Dormiente, il torso Gaddi, la Lupa, l’Ermafrodito. A questi si aggiunge una copia tridimensionale de La nascita di Venere di Botticelli.

Entrambe le iniziative evidenziano un nuovo modo di concepire le esposizioni di opere d’arte, che coinvolge lo spettatore permettendogli di valicare il solito cordoncino che separa normalmente il pubblico dall’opera. Accarezzare le sinuosità di una scultura per comprenderne la forma e la consistenza è un’occasione imperdibile per chi desidera vivere un’esperienza fuori dal comune.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *