Lo scempio di Palinuro è sotto gli occhi tutti: ambientalisti, ecologisti e naturalisti hanno denunciato la situazione da sempre. Il Cilento, una delle zone più belle della Campania: un paradiso terrestre senza confronti, ha bisogno di essere salvato. Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano sono stati iscritti nella lista dei siti Patrimonio dell’ Umanità dell’ Unesco nel 1998, ma questo non è servito a fare della zona, la preda degli speculatori.
Che cosa può salvare questo luogo stupendo straziato, lapidato, distrutto dagli scempi edilizi, di chi non ha saputo salvaguardare la ricchezza di un territorio assolutamente paradisiaco?
Il mare cristallino, ha ottenuto per la sua qualità, la certificazione di Legambiente con le bandiere blu. Un’occasione mancata quella del Cilento, che ha trasformato un luogo di immensa bellezza, in un territorio degradato e devastato dallo sfruttamento edilizio.
In trenta anni la distruzione e l’ abusivismo edilizio hanno invaso questa zona, proprio sull’area dove sorgeva il Club Mediteraneè. Tante case costruite: tutte senza concessione. Tutte abusive. Tutte assolutamente non condonabili, destinate ad essere demolite.
E’ adesso l’indagine: è stata estesa all’intera area dell’ex Club Med (ventimila metri cubi di cemento), culminando, dopo una prima perizia, con il sequestro di tutti i manufatti costruiti abusivamente. Dunque? Noi auspichiamo che questo sia l’inizio di un lungo percorso per rivalutare questa area. Un luogo che l’Unesco ha fatto proprio, adoperandosi a proteggerlo: un luogo che realizza l’incontro tra il mare e la montagna, che regala ai suoi turisti la possibilità di godere di spiagge meravigliose. Un luogo (Palinuro e tutto il Cilento), che merita la possibilità di crescere e diventare ricchezza e risorsa per una Regione che deve iniziare a imparare come proteggere i suoi tesori.
Buono, ma chi lo ha scritto ?
Grazie scritto da me.
Antonella Mastrocinque