Il recupero delle catacombe di San Gennaro: la rinascita di un quartiere salvando la storia

Il quartiere Sanità, vuole rinascere, vuole crescere accogliere i turisti senza preoccupazioni che possa succedere qualcosa di sconveniente. La promozione e la valorizzazione di questa zona tanto chiaccherata, passa attraverso la storia, per attraversare il presente e cambiare il futuro. Si stanno restaurando le catacombe di San Gennaro, questi lavori si inquadrano in un programma articolato e complesso di riscatto del quartiere: un processo che vede entusiasti e in prima linea proprio i ragazzi della Sanità, che sono stanchi della ghettizzazione. Si tratta invece di un territorio ricco di suggestioni che merita di essere fruito dai napoletani e dai turisti di tutto il mondo.

Questi gioielli dell’arte paleocristiana, le catacombe, sono la testimonianza della sofferenza di uomini che sono morti difendendo la propria fede.  Un luogo sacro ai cristiani e testimone di un passato glorioso. Queste catacombe sono quelle che hanno accolto i resti del santo a cui Napoli è tanto devota: San Gennaro.

Il Santo decapitato a Pozzuoli nel 305 d.C. e sepolto a Terracina, solo un secolo dopo fu trasportato a Napoli e sepolto in questo luogo. La povera salma non trovò pace: fu prima rapita dai Longobardi e poi fu trasferita a Benevento e Montevergine per tornare a Napoli nel 1497.

E’ un luogo magico, dall’atmosfera insolita: il luogo in cui la memoria di questo Santo è più sentita. Le catacombe sono un tesoro inestimabile e il loro recupero non farà che aggiungere un nuovo tassello al mosaico di capolavori d’arte che la città è in grado di offrire ai turisti.

Le catacombe ricche di decori, in attesa di essere magistralmente restaurate, erano non solo luogo di sepoltura, ma anche luogo di culto e riunione.

Un gioiello da conservare, un plauso alla città Napoli.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *