La Sistina ammalata di troppo turismo

Uno dei più grandi capolavori del Rinascimento, un vero e proprio tesoro culturale e artistico della Città del Vaticano è in pericolo, si sta ammalando.

A dare l’allarme il Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci che denuncia come la Cappella Sistina stia correndo un grave pericolo. Troppi visitatori, che fanno schizzare i parametri ben oltre la media tollerata.

A prima vista è difficile capire quali pericoli possa rappresentare una folla ordinata e silenziosa, quale quella dei visitatori dei Musei. Ma le persone che ogni giorno la riempiono non sono “puri spiriti”, emanano essudazioni, respiri, cioè anidride carbonica, polveri di ogni tipo, residui di gas di combustione, frammenti di fibre naturali e sintetiche, minuscoli brandelli epiteliali: pelle e capelli. Questo miscuglio micidiale, trasportato dalle correnti, va a depositarsi sulle pareti, cioè sulle meravigliose opere d’arte. I macchinari ormai di vecchia generazione, che ogni giorno monitorano la situazione, non riescono più a riequilibrare la temperatura e l’umidità nei giusti parametri. Insomma una situazione pericolosa, che si deve fronteggiare, se non si vuole che questi capolavori si perdano per sempre.

Costruita tra il 1475 e il 1481 è il luogo dove si tengono il conclave e altre cerimonie ufficiali, fu affrescata da Michelangelo in condizioni davvero proibitive. Un uomo solo, che per lunghi anni, rannicchiato in posture micidiali, il braccio sempre in alto per dipingere, il volto verso il soffitto, sempre sporco di colori, ha coperto di meravigliosi dipinti ben mille e duecento metri quadrati di superficie.

Un’impresa ardua e difficile, che ha reso la Sistina uno dei più grandi capolavori di tutti i tempi. Noi di risparmioinviaggio vi terremo informati, sugli sviluppi: speriamo

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