Le risorse archeologiche della Calabria sono una patrimonio inestimabile che va salvaguardato e valorizzato: è questa l’idea di fondo dell’appello lanciato dalla direttrice dell’area archeologica di Locri, Rossella D’Agostino, responsabile di zona per conto della Soprintendenza ai Beni Culturali. Il tutto è avvenuto in un incontro tra i rappresentanti di vari settori, al fine di creare un’azione sinergica tra i vari soggetti.
Erano presenti: il Consorzio della Pro-loco, gli operatori turistici della Jonica Holidays, gli autori dell’importante portale “Locride Sviluppo”, i rappresentanti dei Bed & Breakfast, e tutti si sono impegnati attivamente per valorizzare questo territorio.
La Locride è una terra suggestiva, ricca di arte storia e cultura. Le sue origino sono magno greche e ancora oggi sono evidenti le vestigia del passato.
Nel corso della riunione sono emerse varie esigenze, sorte da alcuni problemi, che tutti i presenti si sono dichiarati disponibili a risolvere, per incentivare il turismo.
L’area archeologica della città deve essere valorizzata, perché è un grande patrimonio.
La città di Locri fu fondata dai greci e diventò ben presto un grande centro commerciale, il sito archeologico di Locri Epizefiri si trova sulla costa Ionica 3 chilometri a Sud della moderna Locri.
Il parco archeologico è stato creato nel 2006, ed è caratterizzato da itinerari ragionati e sussidi didattici che rendono la visita molto interessante.
Caratterizzano il distretto, il tempio ionico di Marasà e aree religiose dedicate a Zeus Thesmophoros e Zeus Saettante, oltre che una serie di edifici di inestimabile pregio.
All’incontro è stato inoltre stabilito l’apertura del Casino Macrì, una grossa masseria ottocentesca, inglobata nell’area, una struttura poderosa di grande valore storico – artistico.
Un invito a tutti i turisti a recarsi in questi luoghi meravigliosi, per assaporare la storia e il mito.