Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti arrivano a Roma

Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti arrivano a Roma

Dopo il successo di pubblico ottenuto a Milano, c’è un cambio di sede per la grande mostra dedicata a Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. Dal 14 novembre, infatti, le opere della collezione Jonas Netter verranno esposte al Museo Fondazione Roma, Palazzo Cipolla. Il nucleo espositivo è costituito da ben più di 120 opere. Si tratta dei dipinti di Modigliani, Soutine, Kisling, Utrillo e tanti altri artisti che si ritrovarono ad essere attivi nel quartiere di Montparnasse agli inizi del ‘900.

Il curatore della mostra è Marc Restellini, che mette l’accento sull’importanza dell’evento dichiarando che queste opere che compongono l’allestimento non sono state fruibili per oltre settant’anni, ed ora che sono tornate nuovamente visibili sembrano condurre chi guarda in un’altra dimensione. E’ appunto la Parigi del primo Novecento, che raccoglie nel quartiere Montparnasse non solo pittori ma anche altre personalità di spicco della cultura del tempo, dagli scrittori Hemingway e Miller ai rifugiati politici Lenin e Trockij. Ma ritornando all’arte, i pittori come Modigliani avevano la consapevolezza che qualcosa stesse cambiando, e finirono per farsi proprio loro artefici di questo cambiamento, non seguendo più i canoni classici.

Le opere in mostra documentano dunque questa trasformazione dell’arte, una vera e propria rivoluzione estetica in cui chi dipinge si prende la briga di trasferire su tela le proprie inquietudini, il malessere, la disperazione, in due parole il proprio stato d’animo. A fare da collante agli artisti in mostra c’è poi la figura di Jonas Netter, definibile una sorta di mecenate di quel periodo. Attraverso sei sezioni vengono mostrati proprio i capolavori che Netter acquisì con il tempo, all’epoca certamente non considerati capolavori ma addirittura mostruosità che nulla avevano a che fare con l’arte. Dunque, è a Netter che va il nostro grazie se oggi li possiamo ammirare.

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