Possono dei mocassini finire in mostra? Assolutamente sì se i mocassini sono quelli storici di Gucci. La maison fiorentina ha deciso di celebrare i 60 anni della sua iconica calzatura, il mocassino con morsetto, con un’esposizione al Gucci Museo di Firenze visitabile fino al prossimo novembre.
Era il 1953 quando Aldo Gucci, figlio di Guccio, decise di estendere il business della propria azienda anche al mondo delle calzature. E’ così che nacquero quelle atipiche scarpe senza lacci che negli anni sono diventate un must-have del guardaroba sia maschile che femminile. Tante le celebrità che hanno calzato a partire dagli anni ’50 i mocassini del brand, che nel 1985 sono approdati anche nella collezione permanente del Mestropolitan Museum Of Art di New York. Dunque questa di Firenze non è la prima volta in un museo per i mocassini Gucci. Ma è la prima volta che un allestimento ripercorre la loro storia.
I modelli in esposizione provengono dagli archivi di Gucci e seguono l’intera evoluzione della calzatura. La prima tappa ci riporta inevitabilmente agli anni ’50 e ’60, quando i mocassini con morsetto erano ai piedi delle celebrities del momento. Si passa dai mocassini ai piedi delle star di Hollywood restituitici da immagini in bianco e nero all’infinita gamma di modelli successivi, da quelli in vernice fino a quelli in struzzo. Arrivando ai tempi moderni ci sono anche le versioni rese famose da Madonna agli MTV Video Music Awards, da Brad Pitt nel 1999 in Fight Club e quelli ai piedi di un’adolescente Jodie Foster negli anni ’70.
