La Pietà Rondanini di Michelangelo, l’opera a cui l’artista lavorò fino a pochi giorni dalla morte, cambia casa. E la nuova casa non sarà un museo ma un carcere, quello di San Vittore. La decisione è stata presa dalla Giunta del Comune di Milano in concerto con l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro del MiBAC e la direzione della casa circondariale.
In realtà si tratta di un trasloco temporaneo, dietro il quale c’è la volontà di valorizzare quanto prima quest’opera restituendole la sua giusta collocazione. Ma andiamo per gradi per saperne di più su questa faccenda. Come saprete attualmente la Pietà si trova all’interno del Castello Sforzesco, dove vi è arrivata nel 1954, dopo che il Comune della città di Milano l’ebbe acquistata. Il problema è che fin da subito si scelse per la scultura di Michelangelo una collocazione sbagliata all’interno del Castello, ovvero dietro una parete di pietra nella sala degli Scarlioni. Il luogo, peraltro inaccessibile ai disabili, non ha dato l’adeguato valore all’opera, che ha attirato negli anni meno visitatori del previsto. Ora, alla luce del clamoroso errore compiuto, si è pensato di destinare alla scultura uno spazio diverso del Castello Sforzesco, l’ex Ospedale Spagnolo.
Sarà proprio questa la sede definitiva dell’opera, in cui verrà allestito anche un museo nel museo interamente dedicato alla Pietà. Solo che per fare andare tutto ciò in porto ci vuole tempo: il restauro dell’Ospedale Spagnolo terminerà verso la fine del 2013. Per questo nel frattempo la Pietà si sposterà a San Vittore, con molta probabilità già in primavera. L’idea del carcere, luogo di sofferenza, si richiama proprio alla volontà di portare ad una riflessione sul tema del dolore, che appartiene all’opera stessa. A dicembre 2013 è previsto un nuovo spostamento: la Pietà passerà le feste natalizie in Duomo, prima di poter tornare nella sua nuova casa.