“Tanto famoso… quanto nessun altro in qual si voglia tempo sia stato giammai”. Con queste parole il Vasari ha definito l’arte di Luca Signorelli, una delle figure più importanti e rilevanti del Rinascimento Italiano. Le città umbre di Perugia, Orvieto e Castello, hanno deciso di omaggiare il pittore, attraverso una monografica itinerante.
Titolo della mostra “De ingegno et spirito pelegrino”, dalle parole con cui Giovanni Santi, il padre di Raffaello, lungamente attivo in Italia centrale dal 1470 al 1523, definì Signorelli. Curata da Fabio De Chirico, Vittoria Garibaldi, Tom Henry e Francesco Federico Mancini, la mostra è promossa dalla Regione Umbria e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali insieme alle Province di Perugia e di Terni, ai Comuni di Perugia, Città di Castello e Orvieto, alle Diocesi di Perugia, Città di Castello e Orvieto, all’Opera del Duomo di Orvieto, alle Fondazioni delle Casse di Risparmio di Perugia, Città di Castello e Orvieto, alle Camere di Commercio di Perugia e di Terni e all’Università degli Studi di Perugia.
Oltre 100 le opere da ammirare, di cui 66 del pittore cortonese, in ben tre sedi espositive: a Perugia, nella Galleria Nazionale dell’Umbria, a Orvieto nel Duomo, nel Museo dell’Opera e nella chiesa dei Santi Apostoli, a Città di Castello nella Pinacoteca Comunale. Come per le altre grandi mostre dell’Umbria, anche per Signorelli sono promossi itinerari di visita nei siti che conservano opere dell’artista.
Inoltre, per la prima volta nella storia della realizzazione di eventi espositivi è stato progettato un allestimento eco sostenibile, per il quale saranno utilizzati materiali riciclabili, lampade a led e teli fotovoltaici in grado di produrre una consistente parte dell’energia necessaria alla mostra, riducendone così notevolmente i costi fissi di gestione. La mostra sarà visitabile fino al 26 agosto.