A Pescara, città abruzzese che ha dato i natali a Gabriele d’Annunzio, si rinnova per il terzo anno l’appuntamento con il D’Annunzio International Arts Festival, fiore all’occhiello del più ampio progetto denominato Pescara Tener-a-mente, entrambi ideati e diretti da Giordano Bruno Guerri, consulente culturale e di immagine della città.
Promosso dal comune di Pescara attraverso l’assessorato alla Cultura in collaborazione con l’Ente manifestazioni pescaresi, il D’Annunzio Festival è articolato in un ricco calendario di eventi fino al 27 settembre, che, attraverso le diverse espressioni artistiche, intende celebrare un poeta – del quale il prossimo anno ricorrera’ il 150esimo anniversario della nascita – considerato sempre all’avanguardia e capace di lasciare un segno indelebile nella letteratura, nelle altre arti e nella politica italiana.
Il festival vede esibirsi grandi personalità dello spettacolo, ma anche artisti e gruppi nostrani in alcuni dei punti topici della Dannunziana città: il centro storico, a ridosso del fiume, dove sono situate la Casa natale di Gabriele d’Annunzio e il Circolo Aternino; l’ex mattatoio Matta in via Gran Sasso; il Comune di Pescara; e poi l’Aurum, l’antica fabbrica di liquori progettata da Giovanni Michelucci, e i Teatri d’Annunzio e Flaiano, tutti e tre all’interno della Pineta dannunziana.
Tra i numerosi eventi vi segnaliamo: la mostra “Paolo Conte – Un pomeriggio tra gli inchiostri con Gigi” a cura di Marina Giordani (fino al 19 agosto presso la Sala degli Alambicchi dell’Aurum), che espone le grafiche plasmate dal cantautore piemontese con lo stampatore Luigi Giannotti nello Studio Calcografico Urbino di Pescara; la mostra “L’Orco, il Mite e l’Imaginifico – Carducci, Pascoli e d’Annunzio in cartolina” a cura di Marco Formato (dal 1° al 28 agosto al Circolo Aternino) dedicata al confronto tra tre personalità della poesia italiana. E poi ancora spettacoli musicali e teatrali, incontri con grandi scrittori e monologhi di poeti della musica e della parola ispirati a quello che e’ unanimemente ritenuto uno degli artisti italiani piu’ eclettici tra Ottocento e Novecento.