Dal 18 luglio al 15 agosto a Montepulciano si svolgerà un evento artistico e culturale che sarà ricordato: 5 opere di Qi Baishi, il maggiore pittore cinese del periodo a cavallo tra il 1800 e il 1900, conservate in Italia, vengono esposte per la prima volta al pubblico.
La mostra si intitola “Il drago e la farfalla” ed è realizzata in collaborazione con la Biblioteca Archivio Piero Calamandrei, istituzione del Comune di Montepulciano e l’Istituto Confucio di Pisa. In esposizione i dipinti di Qi Baishi, provenienti dalla collezione Calamandrei e inchiostri ed acquarelli degli artisti contemporanei Zhang Jin, professore all’Accademia di Pechino e Xu Shihu, rettore dell’Accademia di Chonqing.
Il 18 luglio la mostra aprirà in un’atmosfera suggestiva: lo splendido giardino della Fortezza che i visitatori percorreranno per raggiungere l’ingresso sarà decorato con composizioni che utilizzeranno in modo originale familiari prodotti dell’artigianato cinese, mentre all’interno della prima sala una parete riprodurrà, con un coloratissimo aquilone in forma di farfalla e un sinuoso drago, il logo della mostra. Il rosso sarà il colore dominante.
I soggetti dei dipinti Qi Baishi includono animali, vegetali, scenari, figure. Significativi nella sua opera sono i paesaggi, come il Paesaggio primaverile e l’Albero di banane, conservati nei musei di Pechino, caratterizzati da raffigurazioni di alberi allungati, per suggerire il silenzio e lo spazio della natura, oltre a foglie smaterializzate. Il pittore inoltra dimostra la sua profonda passione per il mondo animale, descritto con il tipico realismo di impronta cinese e quindi impreziosito da sensibilità, da una delicata variabilità di colori, da una flessibile scelta dei punti di vista.
Ad arricchire l’esposizione saranno anche le opere del fondo librario cinese antico e moderno della Biblioteca Archivio, oltre alle fotografie di Piero Calamandrei che documentano i primi contatti tra Cina e Italia negli anni Cinquanta.