Il Giardino dei Finzi Contini compie 50 anni

Il Giardino dei Finzi Contini è sempre verde. Compie 50 anni il romanzo di Giorgio Bassani, uno dei più belli del Novecento italiano, che ci ha regalato la figura di Micol, tra i personaggi femminili più intensi della letteratura. Per celebrare questo compleanno non mancano eventi e pubblicazioni.

In occasione di questa ricorrenza, la casa editrice Feltrinelli ha ripubblicato, nella storica collana Le Comete, Il romanzo di Ferrara, ovvero l’opera in cui Giorgio Bassani ha voluto raccogliere i romanzi e i racconti fino al 1972. Il librò verrà presentato alla libreria Feltrinelli di Torino martedì 19 giugno alle ore 18.0 dal critico Lorenzo Mondo e dallo scrittore Fabio Geda.

A Ferrara invece si ricorderà il capolavoro di Bassani già a partire da giovedì 7. L’appuntamento è al Parco Pareschi, dove il Centro Teatro Universitario della città estense e il Gruppo Laboratorio di Altamira presenteranno lo spettacolo il Giardino, ispirato proprio alle pagine di Bassani. Sempre a Ferrara, presso la palazzina che ospita il Museo dell’Ebraismo italiano e della Shoah, fino al 17 giugno sarà visitabile la mostra Che bel romanzo, in cui è presentata una raccolta delle recensioni dedicate al volume.

Sono passati 50 anni da quando Bassani diede alle stampe il suo libro, vincitore del premio Viareggio 1962. Certamente lo scrittore non immaginava che proprio nel cinquantenario di questa ricorrenza, Ferrara, la città dove è ambientato tutto il libro, sarebbe stata anch’essa coinvolta dal terribile sisma che ha colpito l’Emilia. Ma dopo le scosse, se alcuni musei sono stati necessariamente chiusi al pubblico, al momento risulta aperto quello che ospita la mostra. Naturalmente, come si legge sulla pagina Internet del Comune di Ferrara, per tutti gli eventi previsti potrebbero esserci delle modifiche dovute agli effetti causati dagli eventi sismici, pertanto si consiglia sempre di verificare telefonicamente.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *