Con un boom di presenze nel week end lungo di Pasqua (oltre 4.000 visitatori), prosegue la mostra “La città ideale, l’utopia del Rinascimento a Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello”, al Palazzo Ducale di Urbino fino all’8 luglio. Questa mostra nasce da un’idea di Lorenza Mochi Onori, che sognava di riunire nella Galleria Nazionale delle Marche di Palazzo Ducale le tre versioni della grande tavola ” La Città ideale”.
In questa mostra troverete sia la nostrana “Città ideale” che la gemella di Baltimora, mentre è assente quella di Berlino, impossibilitata a viaggiare per le pessime condizioni conservative. E così ora l’enigmatica tavola, praticamente il più grande mistero del Rinascimento, la cui realizzazione è ancora avvolta nel mistero, torna a far parlare di sè. Ancora non è stato identificato l’autore nè la funzione (si parla di una spalliera o un copriporta), ma “La città ideale” è tra le opere più note al mondo perché compendia arte pittorica, scienza prospettica, speculazione filosofica, architettonica e urbanistica. Ma l’esposizione curata dalla stessa Lorenza Mochi Onori e da Vittoria Garibaldi, svela qualche novità.
Gli studi condotti sulla tavola urbinate evidenziano un’esecuzione tecnice che conduce stilisticamente verso l’ambito fiorentino, mentre cadono le ipotesi su un’attribuzione all’Alberti, Piero della Francesca e anche al Laurana. Gli interrogativi aleggiano nelle sale di Palazzo Ducale, ma potrete ammirare anche altri capolavori di certa identificazione. Sono infatti più di 80 le opere in mostra, suddivise fra quadri, sculture, disegni, codici miniati, medaglie, modelli di legno e tanto altro ancora.
Tra i nomi noti presenti ricordiamo Raffaello, il Mantegna, Piero della Francesca, il Perugino, il Bramante, Leon Battista Alberti. Tra i capolavori di cui si ignora la paternità c’è anche la famosa Tavola Strozzi, concessa in via del tutto eccezionale dal museo di San Martino di Napoli. Il biglietto d’ingresso intero ha il costo di 9 euro, ridotto di 7 euro.